Diffondere l’artigianato e valorizzare le arti mediterranee: è questo ciò che ci colpisce nel lavoro di Cobalto Studio.
Valori e visione condivisi che ci hanno riuniti intorno al progetto della nostra prima boutique spagnola a Madrid.
In quell’occasione abbiamo potuto confrontarci con Gabriel Escàmez, fondatore di questo studio di creazione multidisciplinare.
«Il nostro concept rimanda a un atelier d’artista, in cui gli ambienti evocano al tempo stesso il cubismo e l’arte africana tradizionale.»
Puoi parlarci di Cobalto? Com’è nato lo studio?
Cobalto Studio è stato fondato nel 2015 come naturale evoluzione del percorso di Gabriel. La sua missione è esplorare le espressioni culturali del Mediterraneo e dar loro spazio in campi diversi: dalla direzione artistica al set design, dall’architettura all’interior design. Include anche attività di curatela e l’edizione di oggetti unici. I diversi team hanno a cuore il compito di trasmettere l’essenza di Cobalto, che trae ispirazione dall’architettura razionalista, dal folclore, dall’artigianato e dalle espressioni artistiche vernacolari delle coste mediterranee. Il nostro obiettivo è valorizzare la ricchezza e la filosofia di questa cultura antica, infondendole una sensibilità contemporanea per conservarne il valore anche oggi. In continuità con questo approccio è nato il progetto La Cobalta. Attraverso la selezione o la creazione di opere uniche - come lampade, ceramiche o libri - ci consente di promuovere e diffondere le culture popolari mediterranee.
Avete appena completato la progettazione della nostra boutique di Madrid: com’è nato questo progetto?
Sessùn ci ha contattati per guidare la loro apertura in Spagna e non avremmo potuto esserne più entusiasti. La visione della Maison è molto vicina all’eredità culturale su cui si fonda Cobalto Studio. Questa collaborazione ci ha dato l’opportunità unica di approfondire ulteriormente le nostre fonti di ispirazione e le espressioni artistiche che più ci stanno a cuore.
Quali sono state le principali fonti d’ispirazione?
Il concept rimanda a un atelier d’artista, in cui gli spazi evocano il cubismo e l’arte africana tradizionale. Oltre allo schema cubista che attraversa l’intero progetto, alcuni blocchi di pietra sembrano quasi estratti direttamente dalla cava, richiamando il movimento brutalista, e si ritrovano anche nel bancone e in altre parti della boutique. Abbiamo incluso anche opere che ci hanno riportato a un’espressione più essenziale della natura - utilizzando fibre naturali come il lino, l’alfa… - che rappresenta una delle nostre principali fonti d’ispirazione.
Qual è stata la parte del progetto che vi ha appassionato di più?
L’idea che ci ha ispirato di più, nata dall’essenza stessa di Sessùn come marchio legato all’artigianato, è stata quella di creare uno spazio che accogliesse non solo le sue collezioni, ma anche le opere di diversi artisti.» Ne è nata un’atmosfera libera, simile a quella di un atelier: un luogo di incontro per la creatività e i diversi talenti.
Come descriveresti quello che vi unisce a Sessùn?
La storia di Sessùn è intimamente legata all’artigianato e all’arte, a un amore profondo per il lavoro manuale e a una vera passione per le espressioni artistiche. È questo che rende ogni opera unica e le conferisce valore. Anche da Cobalto condividiamo e apprezziamo questa filosofia. Il nostro approccio parte dall’analisi della natura e del patrimonio di uno spazio, per adattarli e ripensarli in chiave contemporanea. Proprio come i valori che Sessùn mette in primo piano.
Vorresti condividere con noi le tue ultime scoperte artistiche?
Adriana Meunié, un’artista con cui abbiamo collaborato per questo progetto e che ci ha aiutati a creare un legame diretto con la natura. Il suo universo creativo si fonda su materiali grezzi e naturali, sul valore del tatto e sulla durabilità delle opere, che acquistano fascino con il trascorrere del tempo. Lei lavora principalmente con tessuti naturali, ed è per questo che ci siamo subito innamorati del suo lavoro.
Quale sarebbe la tua giornata ideale?
Una giornata in cui pranzo con Jean Cocteau.
I migliori 20 euro mai spesi?
Un biglietto d’ingresso al MoMA di New York.
Grazie di cuore a Gabriel Escàmez e a tutto il team di Cobalto Studio.
Crediti foto: Pablo Zamora