Direttrice commerciale e dello sviluppo, Sessùn
La storia di Sessùn si intreccia profondamente con l’arte e l’artigianato, animata da una profonda passione per la bellezza, la manualità e la creazione in ogni sua forma.
Dalla progettazione delle nostre boutique all’allestimento della sede, dal lavoro di selezione artistica alle collaborazioni a piena libertà creativa, siamo custodi di un dialogo vivo tra tradizione e innovazione
Col trascorrere degli anni, abbiamo sviluppato un vero e proprio stile di vita, costruendo e facendo crescere una comunità vibrante di artisti e artigiani che continuiamo ad accompagnare e valorizzare.
Proprio per questo, nel 2023 abbiamo creato il Sessùn Craft Prize, un’iniziativa nata dalla volontà di promuovere il savoir-faire e l’artigianato, sostenendo al contempo la nuova generazione di talenti creativi per dar loro il giusto risalto.
Questo concorso internazionale, aperto a tutti gli studenti e giovani professionisti maggiorenni sotto i 35 anni, è organizzato in collaborazione con l’associazione marsigliese Massilia, che incoraggia i giovani designer a esprimere la loro visione e li accompagna nello sviluppo del loro progetto professionale.
Con il progetto L’Ombre des falaises, la brise de la mer, Sarah El Yousefy e Nina Ouchinsky si aggiudicano il Primo Premio del Sessùn Craft Prize 2025. Questa scenografia sensoriale e consapevole prende forma in uno scrigno organico ed eco-progettato, pensato per esaltare la collezione speciale di Sessùn dedicata al colore blu.
Realizzata con materiali bio-sourced come canapa, calce e legno, l’installazione mette in dialogo artigianato, materie vive e un’architettura sensibile. Evoca le scogliere scolpite dal vento e dalle onde, i cui rilievi irregolari, rivestiti in calce e canapa, giocano con la luce naturale.
Un approccio che riflette pienamente i valori di Sessùn: profondo rispetto dei mestieri artigianali, attenzione alle materie e volontà dichiarata di ripensare lo spazio in una prospettiva sostenibile. Formatesi come architette a Bruxelles, nel 2023 le due designer hanno fondato Cru Atelier, uno studio dedicato alla progettazione di interni e alla creazione di oggetti realizzati con materiali naturali e sostenibili.
Designer e fondatrice di Massilia Design
Interior designer e fondatore di Cobalto Studio
Sessùn’s Founding President and Artistic Director
Founders of the architecture and design studio Garcé & Dimofski
Journalist at M Le Monde
Fondatori della Lune Galerie
Architetto ed ebanista
Fondatrice di La Romaine Editions
Per l’edizione 2024, il tema era dedicato alla creazione di una sospensione luminosa in formato extra-large, pensata per illuminare e decorare la sala riunioni plenaria della sede della Maison.
Con il suo progetto Filacea – una sospensione scultorea composta da nasse intrecciate e sfere in legno laccato – Elodie Guichaoua rende omaggio all’arte ancestrale della pesca e al savoir-faire artigianale degli intrecciatori del Mediterraneo. Attraverso questa creazione, crea un legame tra la propria storia personale e l’universo di Sessùn, raccontando la luce come un’eredità preziosa — ed è proprio grazie a questo approccio che si aggiudica il Sessùn Craft Prize 2024.
Originaria della Bretagna, Elodie Guichaoua si è formata in arazzeria ad Auray, per poi studiare architettura all’EFET di Parigi. Oggi è architetta d’interni e designer.
Per la sua prima edizione, il Sessùn Craft Prize aveva invitato i partecipanti a immaginare uno spazio intimo e accogliente, pensato per una o due persone, ideale per lavorare o riposare in tutta tranquillità. Una sorta di “nido” protettivo, destinato a integrarsi nell'area di lavoro comune situata al terzo piano della sede centrale di Sessùn a Marsiglia.
È l'architetta e designer Capucine Guhur ad essersi aggiudicata il primo premio con il suo progetto La Récolte: una micro-architettura ispirata alle costruzioni vernacolari e realizzata con “gonnelline” vegetali. Un guscio organico interamente realizzato a mano in paglia di Camargue, che oggi offre un rifugio accogliente ai nostri collaboratori.
Diplomata all'École Camondo nel 2019, Capucine Guhur ama combinare tecniche e materiali, traendo ispirazione da linee antiche che reinterpreta in un'ottica contemporanea.